Fenix Ischia, Carbone: "Folgorato dall'isola, esperienza fantastica" - I AM CALCIO NAPOLI

Fenix Ischia, Carbone: "Folgorato dall'isola, esperienza fantastica"

Ph. Tedesco, mister Carbone
Ph. Tedesco, mister Carbone
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ISCHIA (NA). La Fenix Ischia Calcio, al suo primo anno di attività è riuscita a ritagliarsi un ruolo da protagonista. La squadra del patron Vincenzo Agnese dopo aver concluso il proprio girone isolano al secondo posto, appena dietro al Mater Ecclesiae è riuscita a conquistare l’accesso alle semifinali provinciali del Csi. Un sogno che purtroppo ha visto sfumare la possibilità di continuare ad inseguire un traguardo storico per la formazione guidata da mister Carbone.

I biancoazzurri al primo appuntamento fuori dall’isola non sono riusciti a superare la Polisportiva Silenziosa Partenopea. Una sconfitta, di certo non può cancellare un’annata che comunque ha visto la Fenix Ischia andare ben oltre le aspettative di inizio stagione. Basti pensare che a settembre il presidente Vincenzo Agnese non aveva ancora una squadra completa, dove si è dovuto fare degli sforzi sia economici che logistici.

Tutto quello che si è ottenuto nel corso dei mesi va dato merito anche al lavoro di mister Leonardo Florio e poi di Antonio Carbone, il quale è stato eccezionale ed ha permesso ai ragazzi isolani di avere una crescita esponenziale nei principi del calcio a 5. Al termine di questa splendida stagione sportiva, abbiamo intervistato ai nostri microfoni l’allenatore Antonio Carbone, chiedendogli le sue sensazioni dopo aver vissuto sull’isola analizzando anche il progetto Fenix School.

Mister Carbone, al termine di una stagione splendida è doveroso chiederle come ha vissuto la sua esperienza ad Ischia?

“Io ad Ischia già c’ero stato ma soltanto in vacanza. Sicuramente viverla nei periodi non turistici, ti fa scoprire posti stupendi, soprattutto a me ha impressionato la parte alta dell’isola. Sono rimasto incantato anche dalla baia di Cartaromana e la veduta dall’alto di Lacco Ameno. Ogni volta che andavo a lavoro mi emozionava sempre vedere quei posti”.

Lei è subentrato nella seconda parte della stagione, prendendo il posto in  panchina di mister Florio, lavorando giorno dopo giorno fino a portare la squadra al secondo posto che ha significato poi l’accesso alla semifinale provinciale del Csi. Ci faccia un resoconto della stagione…

“Io sostanzialmente ho allenato 8 settimane. Faccio sempre un resoconto sulla crescita esponenziale della squadra. Purtroppo i risultati non sono arrivati. Ambivamo ad arrivare alla fase nazionale. Nella squadra anche con la società c’è stato un cambio di mentalità, anche nel modo di allenarsi. Sono soddisfatto, perché tanti ragazzi sono diventati più esigenti e rispettosi delle loro qualità, allenandosi con serietà.

Uno dei tanti ragazzi che è migliorato giorno dopo giorno, Imondi? - Carbone prosegue - Non piace mai parlare del singolo. Mario Imondi però, rappresenta al meglio i risultati che abbiamo ottenuto. All’inizio ricordo che non riuscivo ad inquadralo, per le sue qualità, infatti durante le partite lo facevo giocare un pò ovunque. E’ stato come una spugna, perché ha assorbito tutto, facendo una crescita esponenziale. La squadra è cresciuta come lui stesso ha fatto allenandosi sempre al meglio”.

Dopo un girone isolano chiuso al secondo posto in classifica, che vi ha visto conquistare così la semifinale del Csi contro la Polisportiva Silenziosa. Un sogno che purtroppo è svanito alla prima trasferta lontano dall’isola…

“Chi conosce il Calcio a 5 sa che una squadra che si allena e gioca su un parquet, quando si trova a giocare su un campetto di erba sintetica trova delle serie difficoltà. Noi non siamo proprio riusciti a giocare sui nostri tempi. C’è da aggiungere anche che abbiamo affrontato una squadra che ci ha sovrastato sotto il piano del gioco. Nella sconfitta maturata comunque c’è anche il nostro zampino su alcuni errori individuali. Quando si va  a giocare a terra ferma, bisogna avere la giusta cattiveria agonistica, che io ho visto sull’isola".

Oltre ad allenare questa squadra, lei ha sposato anche il Progetto Fenix School. Che impressioni avuto di questa iniziativa voluta fortemente dal presidente Agnese, grazie anche alla collaborazione di tutor preparati che hanno svolto al meglio le attività nei vari plessi delle scuole dell’isola.

“Questi progetti per me sono vitali, per il futuro sociale e culturale. I bambini sono il nostro futuro. Per me una società che è appena nata, al primo anno che partecipa ad un campionato di calcio a 5 isolano, cullandosi a spese proprie grazie anche agli sponsor e da ammirare. All’inizio per me è stata una grossa responsabilità, però sapevo che accanto a me avevo dei tutor preparati.

Partecipare al progetto Fenix School per me significava anche riempire la mie giornate. Con il passare del tempo, questo progetto hai iniziato a riempire a me stesso. Lavorare con i bambini è stato stupendo, anche perché quando poi ti iniziano a chiamare mister o maestro vuol dire che si fidano di te. Voglio ringraziare anche i tutor che erano presenti con me: Anita, Mary e Vincenzo. Per me è stata un’esperienza fantastica.

Conto di rientrare ad Ischia per le feste finali che farà la Fenix nei plessi scolastici per rivedere tutti i bambini. Ad Ischia ora so di avere degli amici come Vincenzo Agnese, i tutor, i giocatori, Simone in qualità di addetto stampa e lo stesso Leonardo Florio insieme a sua moglie. L’isola per me è stata magica".

Quale sarà il tuo futuro?

“Non metto i paletti per un eventuale ritorno sull’isola ad allenare la Fenix. All’inizio ho lasciato la mia squadra che allenavo a Napoli perché dovevo partire per lavoro, poi per un susseguirsi di cose sono rimasto spiazzato e grazie a Leonardo Florio ho avuto la possibilità di allenare la Fenix. Io mi auguro che questa società metta le basi per creare un futuro roseo, fondando anche una scuola di calcio a 5 per i giovani ragazzi ed investendo anche nel progetto Fenix School".

a cura di Simone Vicidomini

La Redazione